Rassegna stampa
“A dare voce, anima e corpo al protagonista, e a farne di fatto un’interpretazione modulata e sobria, ma soprattutto sentita a livello vocale, è un’inimitabile Pino Micol. Proprio perché inimitabile, il fantasma del suo predecessore non viene né verrà mai superato, ma viene comunque rimodellato secondo una dedizione e un’elaborazione molto attente ad aderire al ruolo di un Adriano prossimo all’estremo passaggio. Se il primo e l’ultimo applauso d’insieme se li merita la Yourcenar, il maggior gradimento respirato tra i palchi della Pergola se lo guadagna il timbro pensoso e riflessivo di Pino Micol, riuscendo a evadere dalla corporeità dei suoi soliti doppiaggi e facendo ingresso nella delicata consapevolezza della vecchiaia di un attore/imperatore.”
Culturweek, Matteo Resemini
“Lo spettacolo, continua ad essere attualissimo, rammentandoci le radici del pensiero occidentale e della nostra storia e dandoci modo di reinterpretare il passato, conservando l’autenticità storica.”
Teatrionline.com Costanza Bruscella
“Un monologo interpretato da un bravo, rodato e amato attore come Pino Micol. Uno spettacolo sempre importante per ridare luce sulla scena alle gesta e ai pensieri dell’Imperatore Adriano e restituito a nuova vita.
La Nazione, Titti Giuliani Foti